
Il barracuda è uno dei pesci più diffusi nelle acque di tutto il mondo e per molti versi rappresenta spesso il “battesimo del fuoco” di chi pesca con le esche artificiali. Alcuni lo snobbano, mentre per altri è un pesce divertente e che comunque regala belle emozioni.
Il barracuda mediterraneo, sebbene segnalato da oltre un secolo nelle nostre acque, ha di sicuro aumentato la sua presenza negli ultimi 15-20 anni. Convive con la maggior parte dei predatori costieri, dividendo il territorio più con pesci come il dentice ed altri pelagici che con la spigola, che invece predilige fondali più bassi per cacciare in agguato.
E sul barracuda l’immaginazione collettiva, aiutata da un po’ di cronaca locale malfatta e da un background cinematografico secondo solo a “the great white”, ha creato nel tempo una serie di leggende metropolitane o “da banchina”.
Iniziamo a smontarne alcune.
Non è un pesce velenoso: questa nomea è di importazione, in particolare dai lidi caraibici dove in alcune zone non si mangiano i barracuda di taglia perché possono, essendo all’apice della catena alimentare, accumulare una tossina algale, potenzialmente mortale e neurotossica, la ciguatossina (la malattia si chiama Ciguatera).
Nelle nostre acque non è presente questa alga microscopica dinoflagellata, per cui non esiste di conseguenza nessuna malattia assimilabile.
Non è un killer spietato: il barracuda è un pesce curioso, anche aggressivo (è un predatore), ma da qui a trasformarlo in un killer, e per giunta di umani, ce ne vuole.
Peso massimo stimato, 14 chili, peso comune, da adulto, 4-5 chili. Siete troppo grandi per lui…
E riguardo l’aggressività sott’acqua, molte leggende ma, finora, nessun caso davvero conclamato di aggressione.
Insomma, le probabilità di essere aggrediti da un barracuda sono praticamente inesistenti.
E i rischi legati alla sua presenza nelle nostre acque sono infinitamente minori rispetto a quelli che corriamo ogni volta che facciamo il bagno con predatori più piccoli e agguerriti, come ad esempio le tracine (pericolo reale in questo caso, specie per persone ipersensibili).
Fra le cose vere invece da segnalare la discografia che ha ispirato.
Per i più maturi cito gli Standells (1967), e per gli amanti degli 80’s la bellissima canzone di Ann Wilson, reinterpretata da Fergie, Anastacia e altri, dal titolo scontato.
“Sgabuzzate” su Youtube e godetevi l’hard rock alieutico!
You lying so low in the weeds
I bet you gonna ambush me
You’d have me down on my knees
Now wouldn’t you, Barracuda?
(Barracuda, Heart)
testo e foto Antonio Varcasia