
Da qualche anno anche in Italia si sta molto lentamente diffondendo la pratica del kayak fishing, una pratica che unisce l’attività fisica tipica del pagaiare alla pesca sportiva. Ma il kayak a mio modo di vedere è anche in qualche modo uno stile di vita. Non è solo un modo diverso di andar per mare, ma è piuttosto la ricerca di una libertà sempre inseguita, uno stare in compagnia ed allo stesso tempo essere in solitudine totale.
E quando il kayak incontra le nuove tecniche di pesca in verticale come jigging o inchiku ecco dalla fusione subito coniato un nuovo termine, una mezza parolaccia alternativa del tipo ”fatti i kayaku tuoi”, o ”ma che kayaku vuoi”…
Sto scherzando, non prendete troppo sul serio tutto quello che il Pirata vi propina…
Il “kayaku” non esiste, anche se non mi meraviglierei affatto di trovarmelo riciclato da qualche parte.
In tutto questo piuttosto vedeteci solo la voglia di provare cose nuove che non mi ha mai abbandonato.
E poi pensate cosa potreste provare voi a stare con il fondoschiena all’altezza della superficie del mare mentre vi muovete con il ritmo delle onde e il lento recupero cadenzato dell’inchiku.
Poi quell’attacco improvviso e inaspettato e tutto ritorna nella normalità delle cose che conosciamo bene.
Con l’adrenalina che schizza a mille…
Testo e Foto di Alfio Elio Quattrocchi