
E’ risaputo che la pesca del totano è prettamente estiva: quando scoppia il gran caldo ci ricordiamo che le nostre coste sono frequentate da questi voracissimi predatori e sono molti i fisherman in caccia. Nel Mediterraneo normalmente la taglia media si aggira intorno ai 30 – 40 cm di lunghezza, per un peso che al massimo può arrivare ai 2 kg.
Ma a volte la pesca ci riserva delle inaspettate sorprese, come questa cattura accidentale (durante una battuta di pesca a bolentino profondo) di un totano di dimensioni eccezionali: quasi 10 kg!
Il cefalopode è stato catturato sulle fosse di Deiva Marina durante una battuta di pesca agli occhioni su un fondale di 370 mt, fangoso ma caratterizzato dalla presenza di strutture coralline morte. Ha mangiato sul fondo, attaccando un boccone di sarda.
La tocca e i primi minuti son stati violenti: pensavo di aver in canna un grongo di oltre 20 kg. Successivamente durante la risalita il totano tendeva ad allontanarsi dalla barca dando l’impressione di avere in canna una grossa cernia.
Normalmente durante la risalita le cernie entrano in embolia e affiorano lontane dalla barca perché spinte dalla corrente. Ma la cosa che non mi tornava è che il “pesce” continuava a tirare cercando di divincolarsi, senza mai dare tregua. Solo l’arrivo in superficie del “totanetto” a svelato l’arcano.
Ripensando alla recente cattura mi ritornano in mente storie e racconti mitici: uno dei primi autori a parlarne fu Plinio, che lo descrisse come una mostruosità dai “tentacoli non più corti di dieci metri” e dalla “testa grande come 15 anfore romane messe insieme”; e ancora racconti di grandi battaglie fra capodogli e totani di pari grandezza.
Se queste sono le premesse…
Canna: Italcanna Bandit 1000
Mulinello: Ryobi HD100
Terminale: 0,60
Amo: 1/0
Durata del combattimento: oltre 20 minuti
testo e foto Cristiano Lagostena
Io in una sola mattinata ne ho presi 70 kg