La lampuga (Coryphaena hippurus) è un predatore vorace, che ha fra le sue prede diverse specie, dai cefali, alle acciughe, ai pesci volanti, i suoi preferiti. Negli stadi giovanili le lampughe di branco costituiscono prede appetibili per tonni, pesci spada, ricciole, mentre ai tropici è una delle prede preferite del marlin.
Il corpo è allungato, compresso lateralmente, caratterizzato da una ampia pinna dorsale, che si protrae fino alla coda, ampia e biforcata. Negli adulti si osserva un marcato dimorfismo sessuale in cui la testa nei maschi adulti presenta un evidente convessità, conferendo all’animale un profilo molto particolare. Le dimensioni degli adulti sono notevoli, potendo raggiungere i due metri di lunghezza, per una taglia media compresa fra i 15 ed i 30 kg.
La lampuga ha un’area di distribuzione molto ampia, essendo diffusa in quasi tutte le acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano, oltre che nel Mar Mediterraneo.
In quest’ultimo bacino la lampuga effettua una migrazione stagionale: gli adulti infatti migrano in primavera dall’Atlantico al bacino del Mediterraneo, dove si accoppiano e depongono le uova. Le giovani lampughe formano dei branchi consistenti, ed hanno un accrescimento davvero notevole, potendo raggiungere anche i 3-5 kg di peso alla fine di novembre/dicembre, periodo in cui compiono la migrazione inversa, ritornando verso l’Atlantico.
E’ un pesce pelagico che si ritrova spesso in acque libere, o negli stadi giovanili, attorno ad oggetti semisommersi come i FADs (Fishing Aggregating Devices) o piattaforme galleggianti
La pesca sportiva alla lampuga si pratica con numerose tecniche: traina d’altura (per gli individui adulti), o leggera insieme allo spinning e alla pesca a mosca, ma anche attraverso il light drifting per le lampughe di branco.
La pesca a traina viene effettuata generalmente a velocità di 5-7 nodi con octopus, cucchiaini, piccoli minnow e piumette come esche principali.
Lo spinning e la pesca a mosca sono le tecniche più affascinanti per insidiare la lampuga: si pesca in prossimità di boe, oggetti e piattaforme galleggianti, a cui ci si lascia avvicinare dallo scarroccio della corrente e si lancia in prossimità dell’oggetto galleggiante che funziona da richiamo per questa ed altre specie (come pesci pilota e ricciolette).
Le esche più usate nello spinning sono artificiali di superficie come popper e skipping lures oppure affondanti (quando i pesci stanno mangiando più in profondità) come casting e metal jigs, cucchiani tipo “Toby” e minnow di misure intermedie (9-14 cm).
Per la pesca a mosca, invece si utilizzano canne per coda #9-10 e come esche classici popper e imitazioni di pesce foraggio come sardine o altro pesce azzurro.
La resistenza che offre questo pesce una volta allamato è davvero emozionante: lunghe fughe sul fondo, salti fuor d’acqua e capriole che contribuiscono a rendere la lampuga un pesce molto amato e ricercato dai pescatori sportivi.
testo e foto Antonio Varcasia