
Dicono che pescare con le soft bait rappresenti l’ultimo scalino prima della laurea come pescatore di spinning.
Senza sbilanciarci tanto, certo possiamo affermare che non è una delle tecniche più semplici e richiede, anche al fisherman più smaliziato, un certo rodaggio. “Sentire” un’eschina di gomma presuppone una certa pratica; riuscire a farle sfiorare strutture e ostacoli, un’azione che ne aumenta in modo esponenziale l’efficacia, è dimostrazione di una dimestichezza che probabilmente solo i più esperti riescono a provare.
Si aggiunge poi il problema dell’innesco, un’avventura iniziata dai pescatori di Black Bass qualche decennio addietro e che li ha distanziati, in quanto a superiorità tecnica, dal resto dei pescatori, soprattutto quelli di mare che mal digeriscono certe raffinatezze.
Ma una volta appresa quest’arte delicata i risultati possono essere straordinari.
Proprio per il fatto di non essere comunemente usate dalla maggior parte dei pescatori, sono meno riconoscibili dai pesci che si lasciano sedurre più facilmente.
testo e foto Nicola Zingarelli