
Il popper è conformato in modo da essere lanciato lontano e con una concavità frontale più o meno pronunciata per generare e sollevare spruzzi quando recuperata. Rimanendo in superfice l’immagine che ne ha il predatore è generalmente quello di una sagoma più o meno affusolata che corre e si dibatte sul pelo dell’acqua. Ma sono soprattutto le onde e gli spruzzi d’acqua ad attrarre il predatore affamato: spesso l’attacco è portato lateralmente, da dietro ma sempre con molta velocità!
A volte invece il predatore parte da sotto, lungo la verticale, e per mordere salta completamente fuori dall’acqua lasciando a bocca aperta il pescatore per la spettacolarità dell’evento.
E’ un’esca artificiale da usare con acqua calma o quasi, esca preferita dai pescatori che bazzicano le spiagge basse e i porti; perfetto quando, per la presenza di poseidonia sul fondo, non è possibile usare minnow o jigs.
E’ un’esca valida con quasi tutti i pesci predatori, ma sopratutto con predatori degli strati superficiali come barracuda, spigole e serra per quanto riguarda i nostri mari e carangidi, rostrati e tunnidi nei mari tropicali.
testo e foto Antonio Varcasia