
Alle Hawaii lo chiamano Butaguchi e fu lì il mio primo incontro in pesca con il White Trevally che credevo fosse assolutamente esotico, un gioiello del Pacifico Sud. Approfondendo un po’ le mie ricerche mi resi conto che così esotico poi non era e che con un po’ di pazienza si poteva trovare anche nel nostro emisfero, neanche troppo lontano, alle Canarie per esempio, e in tutte le isole dell’Atlantico nord, comprese Madeira, le Azzore fino a Bermuda, le coste Africane, quelle dell’Atlantico ovest etc.
Un pesce praticamente onnipresente negli oceani temperati, ma Fishbase dice che si trova anche nel Mediterraneo ed esiste anche un nome in italiano che vi suonerà per lo meno curioso: “Carango dentice”, probabilmente per rispettare il nome scientifico, Pseudocaranx dentex.
Con quella bella bocca da carpa si nutre di invertebrati, molluschi e ogni tanto non disdegna mordicchiare jig, bucktail o una gommina ben presentata. La lotta è degna della famiglia dei carangidi, dura e potente, e una volta a bordo posa per le foto senza protestare, direi che con quella capocciona e quelle labbra estensibili è anche fotogenico, proprio un bel pesce da cercare.
testo e foto Nicola Zingarelli