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TRAINA D’ALTURA – AGUGLIE IMPERIALI, GLI AMI DA UTILIZZARE

Traina d'altura a bordo del fisherman Al CUSTOM AL30 Dalù. La cattura di un'aguglia imperiale.
Aguglia imperiale a traina d’altura

Nella traina d’altura alle aguglie imperiali importanza fondamentale avranno gli ami con cui armeremo i nostri artificiali. La tecnica di caccia dell’aguglia e le caratteristiche anatomiche della stessa richiedono un amo specifico in grado di penetrare la durissima placca ossea che ricopre l’intero apparato boccale a partire dal rostro. I nostri ami dovranno quindi possedere una punta molto sottile e affilata che consenta di ferrare utilmente il pesce al primo attacco dell’esca.
Infatti, come tutti i rostrati, anche l’aguglia usa dapprima colpire la preda con il rostro e solo successivamente aggredirla con le fauci. Per tale ragione dovremo riuscire ad approfittare della prima fase dell’attacco in cui, se avremo fortuna, potremo allamare il pesce prendendolo letteralmente “per il naso”. Ma per fare ciò sarà indispensabile poter contare su un amo dalla punta affilatissima che possa penetrare agevolmente nel rostro del pesce. Non è infrequente infatti che dopo avere inizialmente toccato il nostro artificiale a mezzo del rostro (e magari non avendolo trovato di proprio gradimento) l’aguglia possa desistere dal portare a termine l’attacco lasciandoci con l’amaro in bocca. Per tale ragione dovremo approfittare della prima occasione che ci venga concessa…

traina d'altura: aguglia imperiale. Fishing takle e tecniche di pesca
AL30 “Dalù” – aguglia imperiale

I nostri ami, inoltre, dovranno essere del tipo non offset e possedere una gola molto ampia in modo che la punta e il gambo risultino essere pressoché paralleli tra loro. Infatti, una punta ricurva o a becco d’aquila farebbe diminuire esponenzialmente le chanches di allamare il pesce nel corso della prima violenta fase di aggressione della nostra esca in cui il colpo di rostro sull’artificiale farà ruotare l’amo intorno alla piccola spada dell’aguglia. Viceversa, un amo dotato di gola ampia e punta fine determinerà le condizioni di partenza ideali per una ferrata efficace. Io, dopo avere sperimentato pressoché tutti i j-hook in commercio uso da alcuni anni l’amo MUSTAD 7732 nella misura 6/0, nato non a caso per la pesca dei cugini d’oltreoceano della piccola aguglia mediterranea.

testo e foto Massimo Canale – Capt. fishingboat AL CUSTOM AL30 “Dalù”

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