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VERTICAL JIGGING AL PESCE SCIABOLA

Pesca in mare: vertical gigging al pesce sciabola
Pesce sciabola, fasi finalei del recupero…

Il  pesce sciabola è una preda che esula dalla normale attività del vertical jigging. Infatti lungo le cigliate delle secche e negli spot abitualmente battuti, difficilmente lo si può incontrare. Per mirare alla sua cattura bisogna cercare scogli isolati, buche o relitti. A profondità variabili tra i 65 ed 120 metri.
L’incontro con questa preda a VJ può , a volte, essere immediatamente catastrofico. Se si allama uno sciabola, infatti, l’aggressività del branco può portare un altro esemplare a mordere la lenza del terminale vicino all’esca, tagliandolo senza problemi.
Gli sciabola si individuano facilmente sull’ecoscandaglio. La loro presenza si manifesta con segni filiformi staccati dal fondo, abbastanza facili da decifrare una volta fatta l’abitudine al loro eco. Lo sciabola ha un modo molto singolare di aggredire le esche da vertical. Non sempre blocca l’esca, ma più spesso la insegue mordendola da dietro. E questo si trasmette in piccoli colpi secchi sulla canna.
Spesso, continuando a recuperare, arriva l’allamata ma, altrettante volte, il pesce continua a mordere senza rimanere ferrato. Nel secondo caso è necessario interrompere il recupero e tenere l’esca immobile o calarla di qualche metro. Convinto di avere davanti una preda ferita, a questo punto lo sciabola attacca. Ferrare con l’esca ferma è ancora più emozionante che durante il recupero. La canna si flette e si anima improvvisamente, dando luogo ad un recupero divertente ed entusiasmante.
Solitamente quando s’incontrano gli sciabola, non si è pronti a dentature di  questo calibro, quindi spesso si perdono le prime esche. Per esorcizzare la sua micidiale bocca bisogna avere pronti dei terminali d’acciaio già montati con il solid ring. Come cavetto è da preferire quello intrecciato senza ricopertura da 40-60 libbre, in quanto il termosaldante si rovina più facilmente. La parte dell’esca si blocca sul solid ring realizzando un nodo semplice con 2-3 passaggi e s’impiomba con manicotto della giusta misura. La parte che si deve bloccare sul terminale si lascia libera e si lega direttamente sul nylon con un all-bright. Il cavetto deve essere lungo almeno 20 cm in quanto lo sciabola spesso morde sopra l’esca.
Per quanto riguarda l’assist, anche questo può essere soggetto a deterioramento a causa dei denti, ma se il cordino è ricoperto di termorestringente il margine di sicurezza è alto.

testo e foto Riccardo Fanelli

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