Il calamaro, al contempo preda ed esca classica della traina col vivo nelle nostre acque, come molti suoi parenti ha una vita brevissima che, secondo studi effettuati, non arriva a due anni ma più spesso si riduce ad un solo anno e quindi ad un solo ciclo riproduttivo. Questo porta il calamaro ad avere una spiccata aggressività, dovuta alla protezione di se stesso, alla bramosia alimentare ed alla conservazione della specie. Catturato e posto in cattività in una vasca o in nassa, il calamaro non sempre aggredisce i suoi simili. Questo accade in particolar modo nella stagione che precede la riproduzione, che in genere avviene nel tardo inverno o inizio primavera. Come accade in molte altre specie animali, i maschi prima della riproduzione entrano in conflitto, aumentando l’aggressività e lottando tra loro.
testo e foto Riccardo Fanelli