Da San Josè, capitale del Costa Rica, a Golfito, paesino del sud a due passi da Panama sulla costa pacifica, ci arrivai quasi vent’anni fa volando un’oretta su un piccolissimo aereo a una decina di posti che faceva il rumore di una motocicletta. Volava basso, naturalmente, e quando, ormai vicino all’atterraggio, uscì finalmente fuori dalle nuvole, lo spettacolo sotto i miei occhi fu di quelli mozzafiato. La giungla più fitta che possiate immaginare scendeva a picco da una frastagliata montagna e si tuffava nell’oceano, fra golfi, lagune e spiagge da cartolina. L’aeroporto non c’era, solo una striscia d’asfalto intagliata nella giungla. Ma Golfito non era la mia destinazione finale, dovevo arrivare fino a Plaja Zancudo dove mi aspettava il mitico capitano Bob Baker. Dall’aeroporto al lodge furono ancora quaranta minuti di slalom fra canali di magrovie a bordo di una piccola lancia.
La mattina seguente sveglia alle quattro: ci attendevano marlin e pesci vela.
Da allora è passato davvero un sacco di tempo. Avevo quasi dimenticato quel viaggio. Poi, frugando fra i file del computer, ecco saltare fuori questa foto…
La osservo e riaffiorano i ricordi di un posto splendido e di una giornata di pesca strepitosa. Però mi viene spontanea una domanda: come fu che, fra i tanti scatti possibili con pesci da sogno in primo piano, scelsi proprio questa inquadratura?
testo e foto Andrea Lia
Tutta colpa del testosterone…
Diagnosi: Complesso di Edipo.
Veramente un bel complesso!
forse per la perfezione con cui impugna la canna e la manovella del mulinello?????
F.
Ma poi sei tornato dalla Costarica o stai postando ancora da lì?
voglio andare anch’io a pescare lì… hai un riferimento telefonico?