
Sotto il Ponte sul Bosforo, fra Europa e Asia, la fishing boat AL25 “Portofino” di Capt. Ilker (con a bordo Joujou, vanitoso bracco Weimaraner) naviga nelle acque che fronteggiano Istanbul fra splendidi palazzi ottomani e ville multimilionarie.

E rende omaggio al “Savarona”, megayacht che vanta in Turchia un vero e proprio status di icona: nel 1938 fu infatti acquistato per Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo Presidente della Repubblica turca, ancora oggi per molti vero e proprio eroe nazionale.
Atatürk, sfortunatamente, fu ospite del “Savarona” una sola volta perché morì da lì a poco, ma questo bastò per rendere speciale questo meraviglioso yacht di 136 metri, il più grande al mondo al momento del varo, costruito nel 1931 ad Amburgo dai cantieri navali Blohm & Voss su commissione della signora Emily Roebling Cadwallader, nipote di Giovanni Roebling, l’ingegnere che progettò il Ponte di Brooklyn.

La ricca ereditiera spese buona parte della sua fortuna in questo yacht che le costò ben 4 miliardi di dollari e che nel 1938 decise di vendere al governo turco per “solo” un milione di dollari.
Distrutto da un incendio nel 1979, venne riportata ai suoi antichi fasti nel 1989 da un ricco uomo d’affari grazie ad oltre 400 uomini impegnati nei lavori di restauro per quasi tre anni.
Il “Savarona” è dotato di 17 affascinanti suite i cui arredi sono vere e proprie opere d’arte, le decorazioni preziose, l’atmosfera da fiaba, mentre la ricca biblioteca di bordo custodisce i libri provenienti da quella privata di Atatürk.

Lo yacht è inoltre dotato di una piscina, due vasche idromassaggio, due saune, palestra e bagno turco costruito con ben 260 tonnellate di marmo. Sono inoltre presenti un cinema, con ben 2500 film, e un vero e proprio ospedale in miniatura.
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Photo courtesy Capt. Ilker Mat