
Rara e preziosa questa foto e questa cattura per tre motivi.
Il primo perché il pesce è un dentice corazziere (Dentex gibbosus) una specie da sempre assai sporadica nelle nostre acque se escludiamo solo alcune zone del sud come Calabria e Sicilia dove ancora è possibile incontrare esemplari davvero maestosi oltre i 10 kg anche se meno frequentemente di quanto non accadesse qualche anno fa, proprio per la particolare etologia di questa specie.
I dentici corazzieri infatti amano colonizzare i banchi di fondo duro o a “coralligeno” che si trovano sulle ampie distese di fango a profondità variabili dai 60 ai 200 mt creando piccole comunità molto stanziali e facilmente rintracciabili dagli specialisti dei palamiti di fondale che negli anni passati ne hanno fatto vere e proprie stragi.
Il secondo motivo concerne l’aspetto squisitamente tecnico della cattura realizzata con inchiku ed attrezzatura davvero light a profondità notevole, sui 150 e più metri su un relitto, il che ne fa davvero un vero motivo di vanto per ogni sportivo degno di questo nome.
Il terzo ed ultimo riguarda il fatto che ad effettuare la cattura sia stata una angler women bella e simpatica, oltre che brava e aggiungiamo anche fortunata.
La coincidenza fortuita di questi tre elementi rende questa immagine e questa cattura davvero singolare, rara e preziosa anzichenò.
testo e foto Alfio Elio Quattrocchi