La fondamentale differenza che passa fra i preziosi gioielli che le nostre dolci metà tanto apprezzano e le rudi e poco estetiche guide che pendono dai nostri giocattoli da pesca sta nella funzionalità.
Belli e basta i primi, belli e bravi i secondi.
Non sono infatti soltanto un arredo dei grezzi ma bensì elementi fondamentali che possono esaltare la nostra passione come farla diventare un incubo.
Perché? Perché alla qualità di un anello sono strettamente legati diversi fattori quali armonia della curva della canna, dispersione di calore, durata del filo e, logicamente, durata della guida stessa.
Immaginatevi con un bel tonno in canna che, dopo un gorgo impressionante con il quale si è bevuto il vostro stick, inizia a partire a razzo piegando a U la canna da spinning di turno. Ecco, pensate a cosa può accadere se, nella fuga, una pietra di rivestimento – magari quella del top – saltasse via lasciandovi con il filo che scorre su di un bel telaio in acciaio tagliente…
Poco piacevole vero?
La qualità di un anello dipende da diversi fattori: eccoli nel dettaglio.

La forma può esaltare sia le performance di lancio che la sensibilità, ma anche la robustezza e la leggerezza. E parliamo di doppi ponte, ponti larghi o rinforzati per le pesche gravose; ponti singoli, Y frame e fly per esaltare la leggerezza; K-Frame e Low Rider per delle performance di lancio superiori. Giusto per fare i conti con alcune tipologie.

Il peso influisce invece sull’azione del grezzo e determina la resistenza della guida stessa. E allora acciaio (un classico), titanio (leggero ed elastico), carbonio (una piuma ma delicato) o ion plating (durevoli). E questo solo per citare i materiali più o meno ricorrenti.
Le pietre possono essere performanti e dure come economiche e morbide (spazio al Sic, al Gold Cermet e al Nanoplasma per i materiali al top, avanti con SiN, Alconite e Zirconia per ottimi prodotti a costi più contenuti, oppure Ossido di Alluminio o Hardloy per risparmiare).
L’incastonatura può esaltare le caratteristiche di flessibilità dell’anello come la durevolezza del connubio (Ring Lock e le varie soluzioni a bordi alti per una maggiore resistenza agli stress oppure bordi sottili o Minima per una leggerezza senza uguali).

Possiamo quindi, in conclusione, paragonare un K–Frame in titanio (per quanto bello possa essere) a un Trilogy?
Chiedetelo alle vostre dolci metà e poi ne riparliamo!
Rod Builder: Marco Dodich
Team AL CUSTOM AL25 “Malefica”
Pregevole commento ! Individuare la funzionalità e l’estetica in un works e quello che guidail Rod builder il tutto con il collaudo finale del pescatore
Inoltre la fine del bello e’ la fine del mondo.
Ottimo lavoro Marco i miei complimenti
Grazie Tony, detto da un maestro fa sempre un certo effetto!!!