Ci eravamo sciroppati con Bruno diverse migliaia di chilometri dall’Italia, per arrivare a Saint-Malo, nella Bretagna francese, e dare sfogo alla nostra insaziabile passione di spinners. Con la sfacciata fortuna dei novizi eravamo riusciti a trovare quasi da subito un’incredibile mangianza di spigole, proprio all’ingresso della cittadina bretone, subito a ridosso dell’isolotto della Petite Bè.
La notevole escursione di marea, sino a 14 metri, produceva attorno a quello scoglio un grande rimescolamento del fondo che richiamava branchi compatti di piccoli pesci e dietro questi le magnifiche e combattive “bar”, il nome francese per la spigola.
Per noi era solo un fortunato e assai produttivo hot spot, ma il piccolo forte che sormontava lo scoglio era carico di storia e di battaglie combattute contro Inglesi ed Olandesi. Risaliva al 1697, quando dalla sua sommità articolata a ferro di cavallo dominava con i suoi 15 cannoni da 48 libbre l’ingresso alla cittadella fortificata di Saint-Malo, proteggendo anche l’ingresso all’ampia baia dell’estuario della Rance.
testo e foto Alfio E. Quattrocchi