
In primo piano, un’operazione apparentemente semplice che potrebbe essere molto traumatica sia per il pesce sia per il fisherman. Se fate attenzione, vedrete che l’ancoretta si è piantata sulle due labbra del pesce, superiore e inferiore, ma non riuscirete a vedere dov’è la terza punta, probabilmente infilata nella fessura della bocca dove avrà trovato altra carne.
Con tutta la buona volontà e difficile in questa condizione praticare il catch and release.. Ma guardando ancora meglio scoprirete che gli ardiglioni sono stati schiacciati ed è questo che fa la differenza e riduce in modo considerevole i tempi di slamatura, lo stress del pescatore e quello dell’animale, che come ogni GT che si rispetti deve “sostare” quanto meno possibile a bordo di un fisherman e va rimesso rapidamente in acqua.
Eccellente aver deciso di mettersi i guanti, in caso di bisogno ci proteggono da molti possibili traumi e ci permettono di fare molta più forza – se necessario – per aprire la bocca del pesce o girare l’ancoretta per sfilare le punte. Grazie agli ardiglioni schiacciati, in questo caso non abbiamo neanche bisogno delle pinze.
Un piccolo dettaglio che cambia molte cose.
testo e foto Nicola Zingarelli