
Se c’è un pesce che ricorda a tutti i fisherman in modo inequivocabile che l’apparenza spesso ci inganna, questo non può essere che lo scorfano.
Il brutto ed antipatico per eccellenza nella grande famiglia ittica, con quel muso ingrugnito e sempre incazzato, gli occhi enormi e cattivi e le mille appendici sulla testa che lo rendono mostruosamente inguardabile: brutto “come uno scorfano”, appunto.
Eppure, se dal salone di bellezza passiamo alla più concreta cucina, ecco che il nostro brutto e cattivo si prende una solenne rivincita su tutti i fronti. Soave il ragù di scorfano con le linguine o i paccheri campani, splendidi i suoi filetti cucinati in mille modi, per non parlare poi della sua indispensabile presenza in ogni buona zuppa di pesce degna di questo nome.
Mostro all’apparenza, ma buono dentro.
Anche se sono convinto che il nostro scorfano di tutta questa fama ne avrebbe volentieri fatto a meno!
testo e foto Alfio E. Quattrocchi
Veramente un pesce di gran classe. La natura lo ha equilibrato, bruttezza con squisitezza.
Secondo me invece proprio perché sofisticato è un pesce stupendo e dai colori magnifici, così come la cernia! Oltretutto è davvero buonissimo. Un pesce orrendo per quanto mi riguarda è la tracina o di più la rana pescatrice.
Provatelo fritto a pezzettoni e poi mi dite….. 🙂
Uno scorfano di un chilo tagliato in 6-8 pezzi inclusa la testa divisa in due, tanto per dare le proporzioni
Va mangiato rigorosamente con le mani
Qui a Lanzarote lo chiamano l’aragosta dei poveri.
Saluti e complimenti ad Andrea Lia…se fossi piú ricco sostituirei il mio Robalo 20 del 78 con un AL21…
Si sta parlando di scorfano rosso!!!, mai visto da 1 kg.