
Ascension Island, Oceano Atlantico, traina d’altura –
Ingrid aspetta il suo turno. Non è una turista e non è venuta a prendere il sole, vuole pescare il suo blue marlin. Ha un po’ di paura, come qualsiasi macho nostrano, ma è decisa e determinata. E dopo qualche ora riuscirà nella sua impresa, e sarà festa sulla bellissima fishing boat che ci ospita.
British Columbia, Fraser River, a pesca di salmoni –
Aspettiamo la nostra guida. Dopo 5 minuti una signorina bionda, April, ci viene incontro e ci fa sapere che è lei. Pensavamo fosse là ad aspettare il marito.
Potrei continuare, ma non voglio infierire. La domanda che faccio a chi legge è: “Come mai nel nostro paese e in generale in quelli latini, la pesca è un affare da uomini?”.
Capisco che l’immagine dell’uomo pescatore/cacciatore possa per alcuni (il maschile è voluto) ancora sembrare un qualcosa di affascinante, ma non sarà che abbiamo contribuito con questa cultura a lasciare fuori da questo mondo l’altra metà (del mondo)?
Per dare un senso alla mia domanda, vi riporto una sintesi della risposta che mi dette April sulle rive del Fraser:
“Lavoro duro ogni giorno per ottenere risultati importanti in questo sport. E’ un peccato che in molti posti ci siano degli stereotipi che di fatto impediscono a tante donne di praticare la pesca. La paura di mancare della forza e delle competenze necessarie per essere un buon pescatore, sono gli ostacoli che la maggior parte delle donne pensa di trovare. Questo è veramente un peccato, in quanto non vi è nulla di più lontano dalla verità di questo grande malinteso.
In realtà, è un dato di fatto che le donne angler sono migliori allieve rispetto agli uomini. Puoi chiedere a qualsiasi istruttore di pesca e la maggior parte sarà d’accordo nel dirti che le donne imparano più rapidamente rispetto agli uomini. Entusiasmo e spirito di apertura: le donne sanno ascoltare le critiche costruttive, immediatamente concentrandosi sul miglioramento dei loro errori. Nel caso della pesca a mosca, ad esempio, le donne tendono ad avere un lancio più dolce, il controllo della canna è portato con dolcezza moderando i movimenti, prendendo la precauzione di non esagerare con la spinta, mentre spesso gli uomini esagerano con la potenza durante il lancio.
Una giornata di pesca con una donna è come niente altro, si forgia un legame che solo un’altra donna può comprendere pienamente. Le donne parlano la stessa lingua, e con questo vantaggio di comunicazione, siamo in grado di insegnare e di imparare le une dalle altre con grande facilità.
Accettando le rispettive idiosincrasie e i difetti, vi è un livello di confidenza tra di noi che rende il giorno speciale.
Come in Sex and the City (solo senza il sesso e senza la città…): si ridacchia di come va l’escursione, discutendo delle relazioni e della vita, mai facendo caso su quanto stiamo sudando o come spesso dobbiamo utilizzare i cespugli come un bagno.
E’ una complicità perfetta!”
Perché no?
testo e foto Antonio Varcasia