
Il tarpon (Megalops atlanticus) è il più autorevole membro del genere Megalops, nome altisonante che deriva dal greco (“megalo” = grande; “posi” = faccia).
Questo pesce costituisce per i pescatori una vera e propria icona della pesca sportiva: un sogno, un incubo, la meta di tanti viaggi ai tropici nella speranza di poterlo insidiare. Tutto questo ha creato una sorta di leggenda attorno a questo pesce che è conosciuto con vari nomi, fra cui quello di “silver king” (re argentato).
Negli Stati Uniti è il gamefish per eccellenza tanto da essere, dal lontano 1955, dichiarato pesce simbolo dello stato dell’Alabama. In questo stato, così come in Florida, è necessario un permesso speciale per trattenere un tarpon, anche se lo scarso valore commerciale delle sue carni e soprattutto la maestosità e la bellezza che sprigiona, ne fanno un pesce dal catch & release “obbligato”.
Il tarpon è diffuso nell’Oceano Atlantico nella fascia compresa dalle coste del Senegal fino a quelle del Congo e dell’Angola, mentre ad Ovest il suo territorio va dal North Carolina in USA fino a Bahia in Brasile, con una particolare frequenza nel Golfo del Messico e nei Caraibi.
Tuttavia tarpon sono stati pescati molto più al di fuori di questo areale, come in Nuova Scozia al Nord, in Argentina e Bermuda al Sud. Non si può in questo caso non ricordare che il tarpon è stato rinvenuto anche nel Pacifico nello sbocco del canale di Panama e attorno Cohiba Island.
Il corpo è ricoperto da caratteristiche squame larghe e spesse di colore argentato che ne determinano la caratteristica livrea, presenta un dimorfismo sessuale accentuato con le femmine che possono raggiungere la lunghezza di oltre 2,4 metri e pesi della portata di 355 libbre (161 kg), mentre i maschi sono generalmente più piccoli.
I tarpon maschi hanno un periodo di vita di circa 30 anni, mentre le femmine possono superare i 50 anni. Un tarpon femmina tenuto in cattività nell’acquario John G. Shedd di Chicago, morì nel 1998 all’età di 63 anni. E’ considerato inoltre uno dei pesci più fecondi, grazie al fatto che le femmine sono capaci di produrre quasi 15 milioni di uova.
Le migrazioni stagionali per la riproduzione che il tarpon effettua sono ben studiate in Florida e nella parte Est del Golfo del Messico, dove tra maggio e luglio, grandi branchi di tarpon, composti dai 25 ai 200 esemplari, migrano dalle acque dolci dei fiumi e lagune di queste zone verso acque costiere più ossigenate.
In Centro America, il periodo di riproduzione non sembra così stagionale e femmine ovate sono state catturate durante tutti i mesi dell’anno. Secondo alcuni studi alcune popolazioni di tarpon possono completare il loro ciclo vitale in acque dolci, come ad esempio quelle che vivono nel Lago Cocibolca in Nicaragua e del Deep Lake in Florida.
testo e foto Antonio Varcasia