
Il dentice, più degli altri pesci, subisce uno shock violento quando viene salpato rapidamente dal fondo. Tale evento causa, nella maggior parte dei casi, l’estroflessione dello stomaco con conseguenti danni ritenuti irreparabili. L’estroflessione dello stomaco è dovuta sia alla rapidità di diminuzione di pressione, sia al trauma che il pesce subisce durante il combattimento. Da prove effettuate si è scoperto che se il recupero avviene lentamente e soprattutto senza eccessivi strattoni, la preda giunge in superficie perfettamente integra, senza lo stomaco esposto. Questo significa che, se si decide di rilasciare un dentice, basta fermare il recupero per qualche secondo ogni 10 metri; il pesce così potrà essere tranquillamente rilasciato e lo si vedrà tornare verso il fondo nel pieno delle sue facoltà fisiche.
testo e foto Riccardo Fanelli