
Il giapponese nascosto dietro al Giant Trevally non era né basso né magrolino, anzi direi piuttosto ben piazzato, con due spalle da wrestler.
Per mettere in barca questo GT ha faticato come un condannato ai lavori forzati e in altre immagini che conservo, a un certo punto ci sono tre persone impegnate a sorreggere quella specie di cinghiale. Per chi non è abituato alla pesca tropicale o ad avere a che fare con pesci di grandi dimensioni è difficile rendersi conto dello sforzo che implica fare questo tipo di pesca sia per la potenza degli avversari, sia per il peso delle attrezzature, sia per la difficoltà nel maneggiare correttamente il trofeo per le foto senza che, dibattendosi, ti smonti la schiena.
Ed è un lavoro per fare il quale paghi un sacco di soldi…
Se non son matti, non li vogliamo!
testo e foto Nicola Zingarelli