
Il popping tropicale non è sempre sinonimo di Giant Trevally, di acque blu trasparenti e di barriere coralline. In Africa, alle Bijagos ad esempio, le acque sono sempre torbide ed opache per il grande apporto di sabbia dei fondali che vengono smossi da correnti e maree. Ma è qui che sono nati i primi centri di pesca tropicale, soprattutto francesi. Nella foto, sono per l’appunto con Laurent Durris, che ha creato un centro di pesca a Kerè, un piccolo isolotto ad ovest del grande arcipelago delle Bijagos in Guinea Bissau.
Il Jack Crevally, in foto, non è gigantesco come appare per via dell’ultragrandangolo.
Ma è quello che non si vede che invece è più emozionante e lo si intuisce appena dall’espressione preoccupata di Laurent. Se notate, a sinistra della foto, si vede un frangente sorgere quasi dal nulla; siamo infatti nel pieno centro del Grand Banc, una sommità marina composta da grandi banchi sabbiosi che si muovono costantemente sotto la forza dell’onda oceanica.
Laurent è giustamente preoccupato del fatto che da un momento all’altro potremmo trovarci in difficoltà a causa proprio delle grandi ed imprevedibili onde in grado di capovolgere facilmente il nostro “fisherman“, una malconcia piroga senegalese… e con essa tutti noi.
testo e foto Alfio E. Quattrocchi