
Nonostante le campagne di sensibilizzazione abbiano fatto diminuire il consumo di carne di balena da parte dei giapponesi, il cetaceo rimane sempre un piatto prelibato nella cucina del Sol Levante. In questo paese infatti, la carne di balena viene considerato uno tra i piatti più raffinati da servire in tavole, con costi spesso proibitivi.

Quando affrontiamo questo discorso, noi occidentali rimaniamo basiti: le immagini della cruenta cattura di una balena lasciano senza fiato e viene spontaneo schierarsi a fianco delle tante organizzazioni (Greenpeace su tutte) che da anni si battono per fermare quello che viene considerato un vero e proprio scempio.
Ma, sembrerà incredibile e sproporzionato (e vista da occidentale sicuramente lo è), i giapponesi reagiscono altrettanto male quando vedono un coniglio scuoiato ed appeso in bella mostra in macelleria. Il coniglio per loro è un animale domestico, alla pari del gatto per noi, e non si sognerebbero mai di mangiarlo.
Questo non serve certo a giustificare quella che sicuramente è una strage senza senso nei confronti di un mammifero (la grande balena) che al contrario sarebbe doveroso proteggere, ma deve fare aprire gli occhi e darci la capacità di mettere in discussioni quelle che, troppo spesso, sono le nostre ragioni “assolute”.

testo e foto Riccardo Fanelli
foto Greenpeace