
Il barracuda che si pesca nel Mediterraneo, al contrario di quanto si pensi, non è nuovo nei nostri mari, bensì ha solo incrementato la sua presenza a causa della sensibile diminuzione dei suoi nemici naturali: prima fra tutti la ricciola. Il barracuda mediterraneo (Sphiraena viridens) è sensibilmente diverso dal luccio di mare (Sphiraena sphiraena) dal quale si differenzia per le dimensioni totali, per la grandezza della bocca e per i denti. Mentre il primo può raggiungere i 150 cm di lunghezza ed i 10 chili di peso, il luccio di mare difficilmente supera i 4 chili e gli 80 cm. I denti del barracuda mediterraneo sono molto più pronunciati ed affilati e la sua coda è di dimensioni maggiori. Entrambi sono parenti del barracuda oceanico (Sphyraena barracuda), il quale è ancora più mastodontico e caratterizzato da ampie macchie sul corpo. Il barracuda mediterraneo un tempo presente prevalentemente intorno alle isole meridionali e lungo le coste del nord Africa, grazie al surriscaldamento dell’acqua ed alla facile prevaricazione sulle specie antagoniste costiere (spigola, palamita, ecc.), oggi è diffusissimo lungo tutte le nostre coste, prediligendo sempre isole, isolotti e scogli affioranti.
testo e foto Riccardo Fanelli